giovedì 12 novembre 2009

un disegno disegnato da me e colorato da Sara


quella che vedete è una mia bozza a matita che Sara ha colorato. Ah quant'è brava sembra addirittura un disegno figo... se non ci fosse lei!

L'INVASIONE DEI MONDI


In verità all'inizio doveva essere un paesaggio alieno, poi è diventato ciò che si vede. Graditi commenti ah ah!

domenica 8 novembre 2009

linventario parte 3: la busta paga mensile

Circa 60 giorni dopo la nostra scarsa prestazione mi arriva un sms da Asecco che ci ricorda di andare a ritirare la busta paga mensile e io busta paga mensile? Wow chiaramente per averla ci tocca tornare nella solita sede a 40 min di autobus. Ci andiamo e scopriamo che per ricevere il pagamento, visto che non siamo in possesso di un conto bancario ci verrà dato un buono da cambiare in una qualsivoglia sede della banca Unocredit.
Allora come 3 zombies ci rechiamo nella sede più vicina e giù il delirio. C''è uno sportello solo e una coda che arriva alla porta anche qui i più anziani che ormai sono sicuro essere i più reazionari di tutti, si lamentano per l'attesa anche perché lo sportello aperto è uno ma i dipendenti sono diversi e a malapena si fingono interessati. Quando un signore anziano fa notare al direttore calvo e incravattato che sta per battere un nuovo record di attesa per essere servito, lui si avvicina alla rilassata signora dello sportello e le blatera della roba che non ci è dato sapere, esce dalla banca per tornare dopo 5 min Con un caffè.
L'anziano sovversivo in coda ci fa notare che lui è cliente di unocredit da 15 anni e di direttori ne ha visti cambiare troppi la sua teoria è che in qualla filiale lì mandino i più stronzi e inutili.
Siamo in coda da 40 min e da 40 min Un signore guardia giurata ci osserva da un monitor da 40 pollici schermo piatto. Non ci è dato sapere dove sia. Semplicemente c'è e ridacchia e parla ripreso in primo piano come se una rapina si potesse femare in videochat... non ho bisogno di dire che lo odio.
Finalmente usciamo dalla banca con i nostri 40 euro di merda dopo 60 giorni di attesa e non so quanti chilometri percorsi ne quante ore perse oltre alle 4 pagate. Speriamo che da Asecco non mi chiamino più.

L'inventario parte 2: L'inventario

Entriamo solo quando autorizzati e tutti e 140 (precari, universiari in cerca dei soldi per il fumo e disadattati vari) dietro le casse chiacchieriamo nervosamente fino a quando un ometto con un forte accento pugliese meglio barese sale su una sediolina ci spiega quello che dobbiamo fare tentando addirttura di motivarci dando un importanza incredibile al nostro lavoro per la salvezza non solo di Cecatlon ma dell'umanità intera.
Quando ci dice che non è possibile portare con noi zaini, marsupi o borse in genere sembra stia per scoppiare una rivolta. Alcuni signori tra i più anziani cominciano ad urlare che non possono lavorare senza i medicinali e che gli accordi erano diversi e per un attimo pure noi figli dei contratti inesistenti e del lavoro nero viviamo il nostro momento di coesione tra lavoratori eccheccazzo sembra di stare negli anni 70 solo per pochi minuti però.
Veniamo quindi divisi in gruppi per corsie e come in una moderna vendemmia dove al posto delle forbici c'è un affare per bippare iniziamo a contare lo faremo per 4 ore e basta.
Il nostro capogruppo sprizza simpatia da tutti i pori e già un collega si fa notare perché nono stante la giovane età è un ESPERTO in inventari. Brandisce la macchinetta per bippare come una pistola in uno spaghetti western di Sergio Leone ed è incredibilmente veloce . Già lo odio.
Gli altri colleghi non parlano anche perché se parli perdi il conto e visto che lo scopo è contare tutti contano e basta. Le uniche pause sono per pisciare e bere acqua.
Arriviamo così alla fine delle 4 ore e io fortunato posso lavorare un quarto d'ora più degli altri. Infreddoliti e stanchi torniamo a casa con le facce molto perplesse tranne Corinzia che è in macchina con noi lei è quasi entusiasta, il suo lavoro è cercare lavoro e queste esperienze sono per lei una ricerca sociologica sulla condizione del nuovo lavoratore si dice divertita. Odio anche lei ah ah.

L'Inventario parte 1: il contratto

Alla proposta della coinquilina Momo mi era sembrato facilissimo. Lei: “oh volete fare un inventario per il cecatlon? Vi pagano una quarantina di euro per 4 ore di lavoro. Noi (io più Sara più Gigio ) in coro: “miinchia buonissimo!” e qui partono i problemi.
Chiamo Asecco per accordarmi e già al telefono fornisco alla signorina una mole incredibile di dati personali manco dovesse assumermi a scatola chiusa come suo maggiordomo personale per l'eternità, poi concludo la chiamata dando appuntamento alla solita signorina che dalla voce sembra fortemente insoddisfatta sessualmente per le due del giorno dopo.
Chiaramente il contratto va firmato non alla sede Asecco sotto casa mia ma in una a 40 min di autobus dal centro di Bologna. Ci accoglie la telefonista frigida sbattendoci su delle sedioline imbottite ma non troppo di quelle che si piega la tavoletta laterale per scriverci ma di solito non ci si riesce perché è troppo scomodo e poggia su un tavolino basso Ikea da 9.99 euro, un malloppo di carte, parlo almeno di 25 fogli e tentando un sorriso ci chiede di firmare intanto che aspettiamo. Io comincio a fare mente locale per organizzare tutte le bestemmie che conosco in ordine alfabetico e intanto leggo sta roba che sei costretto a firmare per mezza giornata di lavoro.
Sarà che sono abituato diversamente ma a me le agenzie di lavoro interinale a parte la questione prettamente ideologica mi fanno schifo perchè sono circondate da un atmosfera incredibilmente triste, decaduta.
Insomma contratto per prestazione occasionale firmato, ci diamo appuntamento per la sera seguente con l'impegno di arrivare sul posto per le 23 puntuali, non ingombrare l'ingresso per evitare di impedire ai clienti di Cecatlon di uscire e qui comincia il peggio.
140 poveri coglioni con una penna in mano e un cartellino appuntato sul petto aspettano di entrare per compiere il proprio dovere occasionale praticamente una METAFORA sessuale triste pure lei.

mercoledì 4 novembre 2009

il catastrofico destino della mia cena

il primo post non ho tempo di scriverlo per via della cena! lasciamo stare va il secondo andrà meglio...